Un cantautore che ha scelto la libertà

“𝐿𝑎 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎 𝑚𝑖 𝘩𝑎 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑠𝑖𝑎𝑠𝑖 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜. 𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑡𝑟𝑖𝑠𝑡𝑒, 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑒. 𝑾𝒖𝒏𝒅𝒆𝒓𝒌𝒂𝒎𝒎𝒆𝒓, 𝑚𝑎 𝑎𝑛𝑐𝘩𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑚𝑒𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑏𝑎𝑡𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖𝑒. 𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑢𝑟𝑟𝑒𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑛𝑡𝑎𝑠𝑖𝑎, 𝑐𝘩𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒 𝑒̀ 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑒. 𝐿𝑖̀ 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎, 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎. 𝑰𝒍 𝒇𝒂𝒏𝒕𝒂𝒔𝒚 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑚𝑎𝑔𝑖𝑐𝑎 𝑐𝘩𝑒 𝑡𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑖𝑙 𝑏𝑟𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑒. 𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝘩𝑜 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑻𝒂𝒓𝒂𝒏𝒕𝒐 (𝑓𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑞𝑢𝑖𝑒𝑡𝑒, 𝑙’𝑖𝑛𝑓𝑖𝑛𝑖𝑡𝑜) 𝑙’𝘩𝑜 𝑠𝑜𝑔𝑛𝑎𝑡𝑎 𝒍𝒊𝒃𝒆𝒓𝒂 𝒅𝒂𝒍𝒍'𝑰𝒍𝒗𝒂”.

Aldo Losito nasce a Mottola in provincia di Taranto, in una famiglia di musicisti;

“𝑨𝒅 𝒂𝒇𝒇𝒂𝒔𝒄𝒊𝒏𝒂𝒓𝒎𝒊 𝒆̀ 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒂 𝒍𝒂 𝒄𝒉𝒊𝒕𝒂𝒓𝒓𝒂 𝒆𝒍𝒆𝒕𝒕𝒓𝒊𝒄𝒂, 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊𝒊 𝒔𝒖𝒐𝒏𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒏 𝒖𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒊 𝒕𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒈𝒂𝒓𝒂𝒈𝒆, 𝒅𝒐𝒗𝒆 𝒏𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒏𝒏𝒊 ’𝟗𝟎 𝒔𝒊 𝒇𝒂𝒄𝒆𝒗𝒂 𝒎𝒖𝒔𝒊𝒄𝒂. 𝑨 𝒅𝒐𝒅𝒊𝒄𝒊 𝒂𝒏𝒏𝒊 𝒉𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒊𝒏𝒄𝒊𝒂𝒕𝒐 𝒂 𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒍𝒆𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒅𝒊 𝒄𝒉𝒊𝒕𝒂𝒓𝒓𝒂 𝒆 𝒑𝒐𝒄𝒉𝒊 𝒎𝒆𝒔𝒊 𝒅𝒐𝒑𝒐
𝒔𝒖𝒐𝒏𝒂𝒗𝒐 𝒆 𝒄𝒂𝒏𝒕𝒂𝒗𝒐 𝒊𝒏 𝒖𝒏𝒂 𝒃𝒂𝒏𝒅. 𝑬𝒓𝒐 𝒊𝒍 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒊𝒏𝒕𝒐𝒏𝒂𝒕𝒐 𝒂 𝒔𝒄𝒖𝒐𝒍𝒂; 𝒑𝒆𝒓 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒓𝒂𝒈𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒗𝒆𝒏𝒊𝒗𝒐 𝒄𝒉𝒊𝒂𝒎𝒂𝒕𝒐 𝒂 𝒄𝒂𝒏𝒕𝒂𝒓𝒆".

Aldo fa il cameriere pur di essere indipendente e continua a suonare anche quando i componenti della band partono ad uno ad uno per militare.
“𝐴𝑑 𝑢𝑛 𝑐𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜, 𝑑𝑎 𝑟𝑜𝑐𝑘𝑒𝑡𝑡𝑎𝑟𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑣𝑖𝑛𝑡𝑜, 𝘩𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑛𝑡𝑎𝑢𝑡𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑝𝑜𝑒𝑡𝑖𝑐𝑎. 𝐿𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑙𝑒 𝘩𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑎𝑖 𝑟𝑜𝑐𝑐𝘩𝑒𝑡𝑡𝑎𝑟𝑖, 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑏𝑏𝑎𝑠𝑠𝑎𝑛𝑜 𝑙𝑎 𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑖𝑎, 𝑎𝑑𝑑𝑜𝑙𝑐𝑒𝑛𝑑𝑜𝑠𝑖. 𝐻𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑖𝑛𝑐𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑎 𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜, 𝑎 𝑠𝑐𝑎𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑎̀, 𝑐𝘩𝑒 𝑠𝑎𝑝𝑒𝑣𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎: 𝑑𝑜𝑣𝑒𝑣𝑜 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑙𝑎. 𝐴 𝑣𝑒𝑛𝑡’𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑖 𝑢𝑛’𝑎𝑙𝑡𝑟𝑎 𝑏𝑎𝑛𝑑 𝑐𝘩𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑠𝑢𝑜𝑛𝑎𝑣𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎. 𝑃𝑜𝑖 𝑖𝑙 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑡𝑜 𝑔𝑖𝑟𝑜 𝑑𝑖 “𝑔𝑖𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎”: 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑒𝑠𝑠𝑒, 𝑢𝑛’𝑒𝑡𝑖𝑐𝘩𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑜. 𝑇𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜, 𝑝𝑜𝑐𝘩𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑖 𝑠𝑜𝑙𝑑𝑖 𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑟𝑜𝑛𝑜 𝑚𝑎𝑖 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖. F𝑢 𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑔𝑟𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑒𝑑 𝑖𝑜, 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑑𝑎”.

Aldo lavora sempre molto e nella sua Puglia ottiene un gran bel successo ed una certa notorietà che in qualche modo lo ripaga delle delusioni.
Poi 𝗦𝗮𝗻𝗿𝗲𝗺𝗼 , cinque finali e un singolo entrato in compilation (𝗦𝗲 𝗽𝗼𝘁𝗲𝘀𝘀𝗶 ). È stato protagonista dei 𝗥𝗮𝗱𝗶𝗼 𝗧𝗼𝘂𝗿 estivi di 𝗖𝗶𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗥𝗶𝗰𝗰𝗶𝗼, 𝗥𝗮𝗱𝗶𝗼 𝗡𝗼𝗿𝗯𝗮, 𝗕𝗮𝘁𝘁𝗶𝘁𝗶 𝗟𝗶𝘃𝗲, 𝗙𝗲𝘀𝘁𝗶𝘃𝗮l 𝗦𝗵𝗼𝘄 𝗱𝗶 𝗩𝗲𝗻𝗲𝘇𝗶𝗮 . Ha aperto concerti importanti quali quello di 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗼 𝗖𝗮l𝗶𝗳𝗮𝗻𝗼 , 𝗙𝗮𝗯𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗠𝗼𝗿𝗼, 𝗚𝗶𝗮𝗻l𝘂𝗰𝗮 𝗚𝗿𝗶𝗴𝗻𝗮𝗻𝗶 e 𝗟𝗲 𝗩𝗶𝗯𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 tanto per citarne alcuni.

Un incontro casuale e una proposta per firmare un contratto a 𝗠𝗶l𝗮𝗻𝗼 sembrano finalmente spalancare per il cantautore le porte che invano fino a quel momento aveva cercato di aprire. In molti sono interessati a lui e alla sua musica, ma seguono tre anni, forse i piu' difficili per lui: non pubblica nessun brano, la sua carriera sembra essere bloccata in un fermo immagine, una firma, ancora una volta, su un contratto inutile.

Per un anno resiste, facendo cose commerciali che gli danno da vivere, ma non gli appartengono e poco alla volta sente la sua musica soffocare:
“𝑁𝑜𝑛 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑣𝑜 𝑠𝑎𝑐𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎 𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑐𝘩𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑖 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑒, 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜𝑚𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑐𝘩𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎. 𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑐𝑎𝑝𝑝𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑖 𝑐𝑜𝑝𝑖𝑎 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑙𝑙𝑎, 𝑑𝑎 𝑐𝘩𝑖 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑣𝑎 𝑔𝑖𝑟𝑖 𝑎𝑟𝑚𝑜𝑛𝑖𝑐𝑖 𝑜 𝑟𝑖𝑚𝑒 𝑐𝘩𝑒 𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑠𝑠𝑒𝑟𝑜. 𝑇𝑜𝑟𝑛𝑎𝑖 𝑖𝑛 𝑃𝑢𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑐𝘩𝑒 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑠𝑠𝑖, 𝑓𝑢 𝑢𝑛 𝑏𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑑𝑖𝑎𝑙𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑒𝑙𝑒𝑏𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑎, 𝑚𝑒𝑠𝑐𝑜𝑙𝑎𝑛𝑑𝑜𝑙𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑓𝑟𝑎𝑛𝑐𝑒𝑠𝑒. 𝐻𝑜 𝑎𝑝𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑑𝑖𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜𝑚𝑖 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜. 𝐻𝑜 𝑚𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑒𝑚𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑚𝑖𝑒 𝑒𝑠𝑝𝑒𝑟𝑖𝑒𝑛𝑧𝑒, 𝑟𝑖𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑛𝑑𝑜𝑚𝑖, 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒”.

Aldo comincia a lavorare da battitore libero, al suo disco 𝗟'𝗨𝗿l𝗼 composto da venti canzoni dove ci sono collaborazioni come 𝗙𝗼𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗣𝗶𝘂𝗺𝗲 con 𝗚𝗮𝗿𝘆 𝗪𝗮ll𝗶𝘀 batterista 𝗣𝗶𝗻𝗸 𝗙l𝗼𝘆𝗱 ,𝗟'𝘂l𝘁𝗶𝗺𝗼 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗿𝗼 cantato con 𝗗𝘂𝗿𝗴𝗮 𝗠𝗰𝗕𝗿𝗼𝗼𝗺 (cantante attuale dei 𝗣𝗶𝗻𝗸 𝗙l𝗼𝘆𝗱), 𝗠𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗧𝗮𝗴l𝗶𝗮𝘁𝗮 fisarmonicista non vedente che ha suonato con 𝗕𝗶𝗮𝗴𝗶𝗼 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗮𝗰𝗰𝗶, solo per citarne qualcuno. Un progetto che è il frutto di dieci anni di lavoro, intenso e di una rara bellezza, dove si scandagliano sentimenti, ma dove a vincere è la speranza, che cancella tutto il brutto del mondo.
Il musicista e cantautore pugliese ha scelto per la sua musica la libertà. 𝗔l𝗱𝗼 𝗟𝗼𝘀𝗶𝘁𝗼 è “il cantautore” per antonomasia: un vero spirito libero, un don Chisciotte che impavido sfida le leggi di mercato, lavorando come un vero artigiano di note e parole, per dieci anni alla sua “𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮”.

I testi mai per caso, mai banali, hanno parole cariche di significato e forza, per comunicare, trasmettere messaggi e raccontare storie.